Mc 7, 31ss

 Dopo la disputa sulla tradizione degli antichi, Gesù sconfina in territorio pagano dove compie due guarigioni: quella della figlia della donna siro-fenicia e quella di un sordomuto.

 E gli condussero un uomo sordo e muto, pregandolo di imporgli la mano.

Gesù accoglie la preghiera degli accompagnatori e compie sei azioni distinte che, per alcuni, evocano i sei giorni della creazione: porta il malato in disparte, mette le dita nei suoi orecchi, sputa, gli tocca la lingua, emette un sospiro e pronuncia una parola di comando.

Gesù conduce il malato in disparte, forse perché vuol dare un messaggio ai soli discepoli.

Alza gli occhi al cielo e freme di indignazione, forse perché dietro il male fisico, come dietro il male morale, si nasconde la forza diabolica che vuol tenere schiavi gli uomini.

Opera la guarigione con la sola forza della sua parola che non è una formula magica, ma un comando che esprime la sua autorità.

 Il malato guarisce nel momento in cui si apre alla parola e alla relazione con Gesù.

Ritrovato l’udito e la parola, quell’uomo può integrarsi nella comunità civile e religiosa da cui la sua infermità l’aveva tagliato fuori.

 Dopo la guarigione, Gesù impone ai presenti il silenzio sull’accaduto.

L’aveva già fatto nella guarigione del lebbroso (Mc 1, 44) e nella risurrezione della figlia di Giairo (Mc 5, 43).

Tale esplicita richiesta di silenzio è associata a questi episodi forse perché, più di altri, essi rivelano la vera identità di Gesù, un mistero che va tenuto nascosto fino al giorno in cui, con la risurrezione, si rivelerà in modo completo.

 Ma più egli lo raccomandava, più essi ne parlavano e, pieni di stupore, dicevano: «Ha fatto bene ogni cosa; fa udire i sordi e fa parlare i muti!»..

Sulla bocca della gente risuonano anzitutto le parole del libro della Genesi: Dio vide quanto aveva fatto, ed ecco, era cosa molto buona. (Gen 1, 31). Poi anche quelle con cui il profeta Isaia descriveva i tempi messianici: Dite agli smarriti di cuore: Coraggio! Non temete; ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi (Is 35, 4ss).

 Dal cuore di una donna pagana era sgorgata la parola della fede. Da una folla di pagani proviene ora la proclamazione del Messia.

Nella relazione con Gesù vengono infrante le barriere che impediscono ai pagani di entrare nel Regno di Dio.

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