XV Domenica B

Mc 6, 17ss

Dopo l’esperienza vissuta nella sinagoga di Nazaret, Gesù continua il suo itinerario missionario, anzi: ritiene giunto il momento di inviare in missione quelli che, all’inizio, aveva chiamato perché stessero con Lui e per mandarli a predicare.

Gesù li manda a due a due, secondo l’uso consolidato nel mondo giudaico, per rafforzare il valore della loro testimonianza.

E dà loro potere sugli spiriti impuri, cioè il suo stesso potere.

In questo modo li associa intimamente alla sua missione: li invia come suoi delegati e rappresentanti, perché irradino la sua Parola e rendano presente la sua opera.

Inviandoli in missione, Gesù li istruisce rivolgendo loro parole che non valgono solo per il breve tragitto che li porterà a destinazione, ma per il loro modo di essere discepoli.

La prima indicazione è di portare con sé l’essenziale: un bastone, un paio di sandali, una sola tunica.

Essi devono esercitare il potere di Gesù col suo stesso spirito, con la fiducia che Gesù pone in Colui che lo ha inviato.

 La seconda indicazione riguarda il comportamento da tenere nel villaggio loro assegnato: devono accettare volentieri e con gratitudine l’ospitalità che viene loro offerta, senza cercare di meglio, e, nel caso in cui venissero respinti, dovranno andarsene dal villaggio come da una terra impura, a testimonianza per loro.

Compiendo verso gli israeliti ostili il gesto che gli stessi israeliti compivano al rientro da una terra pagana, gli apostoli avrebbero offerto loro un motivo di riflessione e un richiamo alla conversione.

 Forti del mandato e delle istruzioni di Gesù, i Dodici partono per la loro prima missione.

L’evangelista sottolinea il clamoroso riscontro del loro operato: Predicavano che la gente si convertisse, scacciavano molti demòni, ungevano di olio molti infermi e li guarivano.

La fecondità del missionario non dipende dalla sua efficienza, ma dalla sua intima comunione con Colui che lo ha inviato. 

Leggendo questo brano, la chiesa di ogni tempo ricorda la sua origine, la sua vera natura: è una comunità di discepoli missionari, chiamata a continuare nel tempo la missione di Gesù.

Forte del potere da Lui ricevuto e della Parola che deve annunciare, essa si confronta senza paura con le forze del male e diffonde nel modo la forza salvifica dell’amore di Dio.

Per servire il Regno di Dio, non ha bisogno di persone ricche e influenti, ma di testimoni fedeli al loro mandato; non ha bisogno di accumulare prestigio e potere, ma di essere più vicina allo spirito dei primi missionari di Gesù.

 

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